In questi giorni al Moreschi…
In questi giorni al Moreschi c’è un gran movimento.
In un ufficio si stanno aggiornando i fascicoli degli studenti, tutti ammessi alla classe successiva. Anche i fascicoli dei “primini” hanno trovato posto nello schedario vecchiotto: non vediamo l’ora che quei sorrisi, al momento intrappolati nelle fotografie pinzate a ciascun modulo, invadano di curiosità ed emozioni i nostri grandi corridoi. Non sarà facile per loro la ripresa, lontani dalle aule dal 23 febbraio: lo sappiamo e ne terremo conto.
Un grazie ai molti che si stanno occupando delle aule: dopo la sanificazione occorre predisporre i banchi per salvaguardare la salute di tutti, perché l’emergenza ci accompagnerà ancora. Non ci staremo tutti contemporaneamente, ma tutti torneremo a scuola anche se con una modalità nuova e mai sperimentata prima. Si chiama “blended learning ” e consiste in un mix di ambienti d’apprendimento diversi; in altre parole, saremo un po’ in presenza e un po’ a distanza, compensando i vincoli imposti da spazio e sicurezza con la tecnologia. E che tecnologia… Non avete idea di quali “sorprese digitali” vi aspettino nelle classi. Ragazzi, a voi il compito di affiancare i professori, se necessario, nel valorizzare le nuove dotazioni digitali del Moreschi.
In Presidenza si stanno intanto mettendo a punto le strategie del rientro: da quali ingressi entrare, quali orari adottare per le pause, come gestire i flussi all’interno dell’edificio. Siamo a buon punto, e questo ci tranquillizza molto. Dal primo settembre i ragazzi torneranno a scuola per seguire, in presenza o a distanza, le attività funzionali al recupero individualizzato degli apprendimenti (PAI). E dal 7 tutti in classe, virtuale e reale, per due settimane durante le quali avremo la possibilità di incontrarci sia tramite gli strumenti digitali sia in presenza. È un progetto accoglienza pensato per tutti: gli studenti, i docenti e tutto il personale della scuola. Poi comincerà l’anno, purtroppo ancora un anno eccezionale, in cui anche alle famiglie verranno chieste responsabilità inedite e da condividere.
No, nessuno è contento della situazione e le vostre preoccupazioni sono le nostre. Ma affronteremo le difficoltà e cambieremo insieme: è così che facciamo, al Moreschi.